OBIETTIVI

ESIGENZE DI FONDO

tempi lunghi

migranti | Per apprendere a leggere e scrivere in una lingua straniera.
Per apprendere a leggere e scrivere da adulti.

docenti | Per ricercare, sperimentare materiali e strumenti.
Per gestire classi con alunni così speciali richiede tempo.

urgenza

migranti | Di usare la lingua anche quando ancora non la conoscono.
Di ottenere in fretta la certificazione

docenti | Di condurre le classi alla certificazione disponendo di tempi istituzionali (troppo) brevi.

 

METODOLOGIA E PRATICA
PER LA FORMAZIONE

L’articolazione del percorso PONTIdiPAROLE nasce per rispondere a due esigenze contrastanti che caratterizzano i bisogni dei migranti a bassa o nulla scolarizzazione, quella di imparare in fretta a usare la lingua italiana per muoversi agevolmente nella società in cui sono arrivati, e quella di disporre di tempi lunghi per apprendere a leggere e a scrivere in una lingua straniera, peculiare degli adulti. 
La strada da percorrere in questa direzione è, nel progetto di PONTIdiPAROLE, quella di fornire agli studenti, accanto alle conoscenze di base dell’italiano, una serie di competenze strategiche per sfruttare al massimo a fini pragmatici quelle stesse conoscenze – necessariamente limitate – e altre conoscenze che per vie diversificate e quasi mai istituzionali, hanno costruito nella propria vita.
Per questo è stato necessario ripensare al concetto di alfabetizzazione partendo dalla conoscenza diretta dei nuovi migranti, sempre più giovani e sempre meno scolarizzati, e dalle riflessioni scaturite nel mondo della ricerca e della didattica da queste presenze. Anche il QCER, per quanto non riguardi l’apprendimento delle L2 di persone quasi del tutto analfabete, si è mantenuto comunque un riferimento valido, indicando la lingua come strumento di azione sociale.

Il saper leggere e scrivere è stato dunque interpretato non solo e non tanto come una competenza tecnica (di cui comunque indubbiamente si compone) quanto come una chiave di accesso alla realtà sociale.

Per tradurre in pratica didattica queste finalità è stato individuato un percorso di insegnamento / apprendimento che si fonda su due aspetti: la centralità dei testi e lo sviluppo di competenze strategiche.

All’interno di questo percorso la lingua è presentata (salvo che nei focus grammaticali dei manuali alfa1, per esigenze di brevità) sempre attraverso testi, intesi non solo come contesti in cui si collocano le parole, ma nella loro complessità di “unità comunicative”, cioè con precise funzioni pragmatiche.

Gli studenti sono indirizzati a identificare la spendibilità sociale dei testi e a sfruttarla anche disponendo di poca lingua. Sia nelle abilità di ricezione (ascolto/ lettura) sia in quelle di produzione (parlato/ scrittura), una volta riconosciuta la funzione dei testi, imparano a isolare alcune informazioni all’interno di tessuti di parole all’inizio quasi completamente sconosciuti e a usarle ai propri fini.

Questa possibilità di uso parziale e strumentale dei testi conduce verso l’impiego di testi anche complessi in fase precoce di apprendimento, nell’ipotesi che la competenza comunicativa si raggiunga attraverso processi non lineari, ma piuttosto a spirale secondo allargamenti progressivi dell’uso.

In particolare il processo di comprensione fa leva su meccanismi di anticipazione che le attività proposte sollecitano; contemporaneamente alla costruzione di questa competenza si procede verso la padronanza delle tecniche di lettoscrittura, in modo che alla competenza di anticipazione faccia riscontro quella di decifrazione della lingua scritta. Decifrazione e anticipazione compongono infatti la competenza comunicativa complessa in fase di ricezione e forniscono il repertorio testuale per agire sempre più efficacemente nella società.

L’altro aspetto fondamentale di cui PONTIdiPAROLE tiene conto è la necessità di sostenere l’acquisizione della competenza metafonologica, e più in generale metalinguistica, la cui assenza caratterizza coloro che non hanno incontrato la lingua scritta in fasi precoci della propria vita. Si tratta di favorire negli apprendenti la consapevolezza della parola come entità astratta e la capacità di riconoscere i confini delle parole per segmentare il continuum fonico del parlato.

Non ultimo, considerando che i destinatari finali di questo percorso sono studenti poco o nulla abituati ai modelli comunicativi e di lavoro tipici della scuola, le attività sono strutturate in modo da essere riconoscibili e “governabili” dagli alunni in modo progressivamente più autonomo, per permettere loro di imparare ad imparare.

 

MACROCOMPETENZE

Costituiscono le finalità didattiche di tutto il percorso di PONTIdiPAROLE e vengono mediate dal conseguimento, gerarchicamente organizzato, degli obiettivi delle singole Unità didattiche.

Testuali

  • Saper formulare ipotesi pertinenti sulla funzione pragmatica dei testi.
  • Saper isolare in contesti non conosciuti/ poco conosciuti informazioni utili ai propri scopi.
  • Saper utilizzare testi (anche parzialmente conosciuti) per i propri scopi.
  • Sapersi porre domande pertinenti per orientarsi su testi non noti e non completamente comprensibili.

Metalinguistiche

  • Saper segmentare il continuum fonico e identificare le singole parole.
  • Saper identificare le sillabe in una parola.
  • Saper identificare i fonemi.

Metodologiche

  • Sapersi orientare nell’uso del manuale.
  • Saper riconoscere e usare modalità di lavoro tipiche dei contesti scolastici.